Piano di Recupero del Disastro (DRP): recupero dei dati
I piano di recupero del disastro (DRP) serve a garantire la ripartenza delle attività a fronte di problemi di una delle componenti di un sistema. Risulta fondamentale in caso di guasto ai sistemi a causa di eventi imprevisti, sia catastrofici naturali (un incendio o un terremoto), sia provocati dall’uomo (un attacco informatico).
Per il corretto funzionamento del piano, le componenti devono essere ridondate: nel caso di una sala macchine, si intende la sua ridondanza con un’altra, tipicamente analoga, posta in un sito differente e collegata con una rete geografica quindi con una velocità inferiore ed una latenza superiore rispetto ad una rete locale.
Piano di recupero del disastro: i requisiti
Prima di creare un piano di recupero del disastro è fondamentale che l’azienda stabilisca le metriche RPO & RTO dei propri processi:
- RPO: è il tempo massimo che intercorre tra la produzione di un dato e la sua messa in sicurezza; si tratta quindi della misura della massima quantità di dati che si accetta di perdere a causa di un evento imprevisto
- RTO: rappresente il massimo tempo per cui è possibile fare a meno di una specifica funzionalità o applicazione; indica perciò la durata massima tollerabile per ripristinare l’operatività del servizio
Il valore di RPO minimo è tipicamente un'ora o più.
Il valore di RTO è tipicamente di qualche ora.