Piano di Continuità Operativa: azzera i tempi di fermo
L'obiettivo del piano di continuità operativa è garantire la prosecuzione delle attività anche a fronte di problemi di una delle componenti di un sistema. Ogni anno circa il 20% delle aziende deve fronteggiare un problema di interruzione dei servizi operativi con conseguenti perdite di clienti e fatturato, e le cause che portano a tali interruzioni sono molteplici.
È quindi necessario che tutte le componenti fondamentali del sistema siano ridondanti: nel caso di una sala macchine sarà necessaria la sua ridondanza con un’altra, tipicamente analoga, posta nella stessa sede geografica in un locale differente e collegata con una rete locale ad alta velocità.
Piano di continuità operativa: i requisiti
Prima di creare un piano di continuità operativa è fondamentale che l’azienda stabilisca le metriche RTO & RPO per i vari processi aziendali:
- RTO: è il tempo massimo per cui è possibile fare a meno di una specifica applicazione o funzionalità; indica quindi la durata massima tollerabile per ripristinare l’operatività del servizio
- RPO: rappresenta il massimo tempo che intercorre tra la produzione di un dato e la sua messa in sicurezza; definisce quindi la misura della massima quantità di dati che si accetta di perdere a causa di un evento avverso imprevisto
Il valore di RTO va da zero a qualche minuto.
Il valore di RPO è pari a zero.